Ceci n'est pas une bulle - cod. 046
Ceci n'est pas une bulle
Quante volte ci è capitato di sentirci dire che viviamo in una bolla? Ma se la sfera fosse uno spazio intimo da utilizzare solo quando ne sentiamo la necessità? Da una solida base che rappresenta lo spazio comune, di condivisione, ecco ergersi delle bolle come luoghi in cui rilassarsi, lavorare o immergersi nella propria interiorità, accessibili attraverso esili ascensori. Un'architettura surrealista che può dare vita a una città del futuro, per noi che, come Magritte, sogniamo il cielo.
Descrizione | Quante volte ci è capitato di sentirci dire che viviamo in una bolla? Spesso associamo questo concetto a qualcosa di negativo, ma se la sfera fosse uno spazio in più? Uno spazio intimo da utilizzare solo quanto ne sentiamo la necessità? Ci sono stati momenti, durante la pandemia, in cui questa necessità si è fatta pregnante e i cambiamenti nel nostro stile di vita potrebbero renderla importante anche in futuro. Da una solida base che rappresenta lo spazio comune, di condivisione con le persone che amiamo, ecco allora ergersi delle bolle come luoghi in cui rilassarsi, lavorare o immergersi nella propria intimità, facilmente accessibili attraverso esili ascensori. L'involucro in vetro della base, inoltre, può aprire il nostro ambiente domestico al paesaggio circostante e alle persone che lo vivono. Un'architettura surrealista che può trasformarsi e dare vita ad una città del futuro, pensato oggi che, come Magritte, nella riservatezza della nostra casa sogniamo di volare verso il cielo. |
Alunni | Ceruti Asia, Fascina Anastasia, Mizzotti Gabriele, Tomasoni Giulia, Yaem Ngam Aphinya |
Tutor | Elena Barbaglio |
Scuola | IIS Bruno Munari |
Città | Crema (LOMBARDIA ) |
Docenti collab. | Gargioni Lucia Emilia |